venerdì 17 dicembre 2021


 

Si comunica che il giorno 10 Dicembre 2021 è venuto a mancare l'autore di questo blog.
Il blog verrà mantenuto aperto anche se non vi saranno ulteriori aggiunte.
Ringraziamo chi volesse continuare a ricercarne i contenuti al suo interno e coloro che hanno seguito questo blog fino ad oggi.

mercoledì 1 settembre 2021

Distruggere è facile, ricostruire è difficile

 


Giovanni Meli (l'Abbati)

Favole Morali

LXIX - LI CRASTI, L'API 

E LU PARPAGGHIUNI



INDICE FAVOLE MORALI







LI CRASTI, L'API E LU PARPAGGHIUNI         I PECORONI, LE API E IL FARFALLONE

 

Diversi crasti a forza di curnati                         Diversi caproni a forza di cornate

Un gran fasceddu fracassaru d'api,                un grande alveare fracassarono d’api,

E lu meli e li vrischi sprannuzzati                   e il miele e i favi frantumati

Si persiru tra vrocculi, acci e rapi.                  si persero tra broccoli, sedani e rape.

Vidennu farni sta mala-vinditta                      Vedendo farne questa devastazione

L'apuzzi si chiancevanu la sditta.                    le apucce piangevano la disgrazia.

 

Un parpagghiuni dissi: Nun è nenti;                Un farfallone disse: “Non è niente;

Fabbricamuli arreri, l'opra mia                         fabbrichiamoli di nuovo, l’opera mia

Jeu puru mittirò, stati cuntenti.                       io pure metterò, state contente.”

                                Rispusir'iddi: Va’ pri la tua via;                         Risposero loro: “Vai per la tua via;

Qualunqui bestia è bona pri guastari,            qualunque bestia è buona per guastare,

Ma nun è poi di tutti lu cunzari.”(1)                ma non è  poi di tutti il ricostruire.”

 

Note

1)      Cunzari, riparare, ricostruire, ha anche il significato di condire o acconciare.


QUESTA FAVOLA CON IL NUMERO D'ORDINE LXIX E' L'ULTIMA DELLE
FAVOLE MORALI INSERITE NELLA EDIZIONE DEL 1814 CURATA IN 
VITA DALLO STESSO GIOVANNI MELI - Volume VII - Edizione Interollo Palermo

      

Immagine macerie di guerra da:

INDICE FAVOLE MORALI


tre libri su Giovanni Meli


L'ORIGINI DI LU MUNNU -  Poema ironico sull’origine del mondo di Giovanni Meli  l'Abate - In Siciliano e traduzione in Italiano a fronte - Nella originale edizione del 1814 curata dallo stesso Poeta, con le ottave postume ritrovate da Agostino Gallo, con tutte le note filosofiche dello stesso Giovanni Meli, con le note di traduzione delle più difficili parole siciliane, con le note biografiche su Meli e su come nacque questa straordinaria opera, con un disegno di Giove creatore di Dafne Zaffuto - € 12,00 pag. 150 ordinabile tramite   I BUONI CUGINI EDITORI

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In occasione del bicentenario di Giovanni Meli 1815 – 2015 - In un solo volume:
 il romanzo "L'Abate Meli" di Luigi Natoli
"Giovanni Meli – Studio critico" di Luigi Natoli
tutte le poesie che Luigi Natoli inserì nel trattato "Musa siciliana". 
E in Appendice  tante poesie di Giovanni Meli con testo italiano a fronte a cura di Francesco Zaffuto. 
Il volume di 730 pagine al prezzo di € 25,00 –  può essere richiesto alla casa editrice 
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L’ACEDDI

il libro con le favole di Giovanni Meli sugli uccelli – poesie siciliane con traduzione in italiano a fronte di Francesco Zaffuto -  pag. 103  - € 10,00 - ordinabile direttamente alla casa editrice al 

LE FAVOLE MORALI di GIOVANNI MELI

 


Dalla Prefazione alle Favole Morali

 

ELENCO LINK DELLE FAVOLE MORALI INSERITE SU

QUESTO BLOG

Le favole inserite con i numeri  romani, da I a LXIX fanno parte della

edizione del 1814 - curata in vita dallo stesso G. Meli

 

I – LI SURCI

Sulle conseguenze di una vita sgregolata

 

II – LI GRANCI

Sull’indottrinamento

 

III – LI BABBALUCI

Sulle apparenze e le illusioni

 

IV – L’AQUILA E LU RIIDDU

Sulle capacità per governare

V e VI – LU SURCI E LU RIZZU

Due favole sull’ingratitudine

VII – LU CANI E LA SIGNA

Sulla gratitudine

VIII - LU GATTU, LU FRUSTERI E L'ABATI  

Sulla mezza morale, quella che vale fino a un certo punto

IX – LA RINDINA E LU PARPAGGHIUNI

Non invidiamo le doti superflue


X - LU CRASTU E LU GADDU-D'INDIA

 Della punizione del bullo

 

XI – L’ORTOLANO E LU SCECCU

Dei danni dei ladri e del danno di un asino

XII - LU LIUNI, LU SCECCU ED AUTRI ANIMALI

Sul rispetto dato all’amico del Capo

XIII  - LI CANI E LA STATUA  

Sulla gloria celebrata con statue

XIV - LU GATTU E LU FIRRARU

I bisogni primari prima di tutto

 

XV - LA VULPI E L'ASINU   

Paura per la Legge

 

XVI - LI FURMICULI

Sulll’apparente premio per una grande fortuna

 

XVII - ESOPU E L'OCEDDU LINGUA-LONGA     

L’usuraio

 

XVIII - LI CUCUCCIUTI

Le qualità sono spesso ben nascoste

 

XIX - LI SCECCHI ED ESOPU

L’interesse di rasparsi reciprocamente

 

XX - LA CUCUCCIUTA E LU PISPISUNI           

Ma a cosa serve tanta eleganza?

 

       XXI - LU RUSIGNOLU E L'ASINU

La Poesia non dà denaro


XXII - LA CAMULA E LU TAURU

Sulla perseveranza


XXIII - LU CAGNOLU E LA CANI                

Le macchine sono cose morte e inanimate

 

XXIV – LU RIZZU, LA TARTARUCA E LU CANI

Rispettare le diversità

 

XXV – LU SCECCU-OMU E L'OMU-SCECCU

Mettersi nei panni dell’altro se si vuole comprendere


XXVI - LA RINDINA E LA PATEDDA

Viaggiare o star fermi

 

XXVII - LA FURMICULA E LA CUCUCCIUTA

Sul lavoro come condimento del pane


XXVIII - LI CANI

Catene come premio al talento


XXIX - LU RUSIGNOLU E LU JACOBBU                 

L’artista e il pedante


XXX - LU MERRU E LI PETTIRRUSSI

Giochi e  trappole


XXXI - LA SIGNA E LA VULPI                                    

C’è chi perde il pelo ma non il vizio


XXXII - L'URSU E LU RAGNU

Sugli abusi dei servitori della legge


XXXIII - LU LEBBRU E LU CAMALEONTI

Alla larga dai cortigiani


XXXIV - LI VIRMUZZI                                                 

Il punto di vista sul bene e il male 


XXXV  LA VULPI E LU LUPU                              

Basta il vantaggio reciproco per tenere in piedi un patto?


XXXVI - L'INGRATITUDINI O SIA LA VECCHIA E LU PORCU                  

Quale gratitudine ci si può aspettare dai porci?


XXXVII - ANIMALI NOTTURNI E GIOVI              

La luce rischiara i corpi e la scienza rischiara le anime


XXXVIII - LA SORTI O SIA LI SIMINSEDDI E LI VENTI

Nessun merito per essere nati accidentalmente in un posto


XXXIX – LI CRASTI

Potevamo ribellarci!  Sì, potevamo,  ma …


XL - LU LUPU RUMITU E LU CANI

Quando il lupo diventa buono

 

XLI - LU CUNVITU DI LI SURCI

Sull’utilità dell’esperienza


XLII  - LA CORVA E LU GROI

Grande rischio per il ladro è incontrare un altro ladro


XLIII - LU SURCI E LA TARTUCA

Come spostarsi da un cattivo vicinato


XLIV - LI SCRAVAGGHI

Chi è negli impicci difficilmente trova aiuto  


XLV - LA PATEDDA E LU GRANCIU    

Brutta cosa essere vegliati da chi ci vuol male


XLVI - LI CIÀULI E LU TURDU

Prudenza: evitate di raccontare in giro le voste intime cose


XLVII - LU PASTURI E LU SERPI IMPASTURA-VACCHI

Quando chiedete misure di correzione, attenzione a chi vi rivolgete


XLVIII - LI SIGNI

Nelle arti, non basta imitare, occorre sapere


XLIX - LU CIGNALI E LU CANI CORSU

La sorte di chi serve un capo


L - CANI MALTISI E CANI DI MANDRA

Il dilettevole piace, ma l’utile è necessario


LI - LU SCECCU E L'API

La presunzione è sempre una qualità degli asini

 

LII  - LU CORVU BIANCU E LI CORVI NIVURI 

Favola sul razzismo

 

LIII - LA FURMICULA                          

I posti eminenti possono comportare spiacevoli sorprese

 LIV - LA MUSCA    

Chi si vanta di avere confidenza con il Re  non guarda i piccoli pericoli


LV - LU ZAPPAGGHIUNI E L'OMU

Pungere per dimostrare di esistere


LVI - LU STRUZZU, L'AQUILA ED AUTRI ANIMALI

Considerazioni sull’Io


LVII - L'OMU, LU TRUNCU E LU PASTURI

A chi raccontare i propri guai


LVIII - LU CERVU, LU CANI E LU TAURU       

Dedicata a chi sfoggia le armi

 LIX  -  LA CIÀULA E LU PAPPAGADDU  

Il servizio dell’adulatore


LX LU CARDUBULU E L'APA  

 Sulla libertà e sull’ordine sociale


  LXI - LI PASSAGAGGHI, O SIA LI MUSCHI E LA TARÀNTULA

Attente agli esperti corteggiatori


LXII - LA TADDARITA E LI SURCI

Evitate le persone doppie


LXIII – LI LUPI

Sull’eccesso di mangiare carne


LXIV  - LA SURCIA E LI SURCITEDDI

Diffidate delle apparenze; c’è chi pare mansueto e nella realtà è feroce

 

LXV - LU CANI E LU SIGNU

Attenzione ai vostri soci in affari 

 

LXVI - LU CASTORU E AUTRI ANIMALI   

La bontà – prima qualità da stimare


LXVII - L'INSETTI MARITIMI DI LI SPONZI     

Sono possibili altri mondi

 

LXVIII - SURCI, GIURANA E MERRU

Sulle guerre che non finiscono mai, e una indicazione per smettere


LXIX - LI CRASTI, L'API E LU PARPAGGHIUNI

Distruggere è facile, ricostruire è difficile

………....


Le Favole inserite con i numeri arabi,  dal 70° al 84°, sono state pubblicate

postume ed inserite nel volume VIII curato da Agostino Gallo

sulla base degli scritti autografi di Giovanni Meli


77° - LU LUPU E L’AGNEDDU

Sulle ragioni pretestuose

Le Favole inserite con i numeri arabi,  dal 85° al 89° sono state trovate tra gli scritti Autografi di Giovanni Meli dallo studioso Edoardo Alfano

.........................

La Favola 90° la inserisce Edoardo Alfano  nella sua edizione delle Favole Morali  - ma è stata raccontata dal Meli  nel canto decimo dell'opera "Don Chisciotti e Sanciu Panza"  (dall’ottava 43 alla 58).