martedì 3 agosto 2021

Prudenza: evitate di raccontare in giro le voste intime cose





Giovanni Meli (l'Abbati)

Favole Morali

XLVI - LI CIÀULI E LU TURDU



INDICE FAVOLE MORALI



LI CIÀULI E LU TURDU  (1)                           LE CORNACCHIE E IL TORDO

 

Dui ciauli scutularu  (2)                                  Due cornacchie posarono

Tra un vausu li facenni, (3)                            tra una rocca le loro cose

E ddocu poi 'ntunaru                                     e là poi intonarono

‘Na chiacchiara  sullenni.  (4)                         una chiacchiera solenne.                      

 

Spartutisi li lodi                                               Scambiandosi le lodi

Prima e li cirimonii,                                        prima e le cerimonie,

Parraru poi di modi,                                       parlarono poi di moda,

Di ziti e matrimonii;                                      di sposi e matrimoni;

 

Sparraru li vicini,                                           sparlarono i vicini,

Li soggiri, l'amichi,                                       le suocere, gli amici,

Si confidaru infini                                         si confidarono infine

Li soi galanti intrichi.                                    i loro galanti intrighi.

 

Dissir' unni tinianu                                    Dissero dove tenevano

Li nidi situati;                                              i nidi situati;

Quantu ciàuliddi avianu  (5)                     quanti figli avevano

Di già menz'impinnati;                               di già metà impennati;

 

Multi ni ripitavanu                                      molti ne compiangevano

Scacciati in ova e morti;                             schiacciati nelle uova e morti;

'Nsumma ciarmuliavanu                             insomma chiacchieravano

E sempri a vuci forti.                                   e sempre a voce forte.

 

Un turdu, chi passannu,                             Un tordo, che passando,

L'intisi, dissi: “Oh sciocchi,                        l’intese, disse: “Oh sciocche,

Chi jiti abbanniannu! (6)                            che andate gridando bandi!

Timiti anchi ssi rocchi;                               Temete anche queste rocche;

 

Né chiacchiari, né picchi,                             né chiacchiere né pianti,

Silenziu ci voli,                                             silenzio ci vuole,

Li macchi ànnu l'oricchi,                              le macchie hanno l’orecchie,

Li petri ànnu paroli”.                                    le pietre hanno parole”.

 

E quasi profetatu                                        E quasi profetato

Lu turdu avissi, un cuccu (7)                     il tordo avesse, un gufo

Avianu risbigghiatu,                                    avevano risvegliato

Chi ddà tinia lu giuccu.                               che là teneva il covo.

 

Chistu chi aveva apprisi                            Questo che aveva appreso

Li lochi designati,                                       i luoghi designati,

Unni ci avianu misi                                    dove avevano messo

Li cuvi e li nidati,                                        le covate e le nidiate,

 

Vinuta già la notti                                       venuta già la notte

Di ddà sbulazza e scappa;                          di là svolazza e parte;

Junci, e tra quattru botti                             giunce, e tra quattro colpi

Nidi e ciauliddi appappa.                           nidi e cornacchietti si pappa.

 

Note

1)      Ciàuli = cornacchie.  La cornacchia (Corvus corone Linnaeus, 1758), nota anche

coi nomi di cornacchia comune europea o cornacchia nera, è un uccello 

passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae, diffuso in Eurasia.

Turdu = Tordo;  diverse specie di uccelli della famiglia Turdidae tra cui: il tordo

bottaccio (Turdus philomelos) il tordo sassello (Turdus iliacus)

2)      Scutulari =  si dice di scuotere un albero per fare cadere il raccolto. Qui si

vuole riferire allo scuotimento del corpo per posare le cose nella rocca.

3)      Facenna pl. Facenni = faccenda, genericamente cosa o affare.

4)      Riferimento al gracchiare spesso ininterrotto delle cornacchie

5)      Ciàuliddi = piccoli delle ciàule

6)      Abbanniari =  antico modo medioevale di andare in giro per il paese lanciando ad

alta voce bandi e avvisi.

7)      Cuccu = si può usare in siciliano per un gufo o per una civetta. In questo caso Meli

Potrebbe riferirsi al gufo predatore notturno più grande. La civetta presenta un

corpo massiccio e può essere lunga da 20 a 30 centimetri, mentre il gufo è lungo

più del doppio da 60 a circa 75 centimetri. Sono tutti e due degli uccelli rapaci e

mentre il gufo è visibile durante la notte,la civetta a volte si può vedere anche

di giorno.

 

Immagine dal film Le vite degli altri


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