sabato 10 luglio 2021

Favola di Giovanni Meli in difesa della luce e della scienza

 



XXXVII
- ANIMALI NOTTURNI E GIOVI       
     

Chi vuole nascondere le sue malefatte ama le tenebre 

La luce rischiara i corpi 

e la scienza rischiara le anime.



INDICE FAVOLE MORALI


ANIMALI NOTTURNI E GIOVI                              ANIMALI NOTTURNI E GIOVE

 

Lupi, vulpi ed autri bestii di rapina,                     Lupi, volpi ed altre bestie di rapina,

Uniti a li jacobi e a varvajanni,                             uniti ai gufi e barbagianni,

Facianu istanza a Giovi ogni matina                  facevano istanza a Giove ogni mattina

Contra di Febbu, pirchì in terra spanni (1)        contro Febo; perché in terra spande

Tanta luci, pri cui vennu obligati                        tanta luce, per cui vengono obbligati

Starisi in grutti e tani 'ncrafucchiati;                  a stare in grotte e tane ben nascosti;

 

E chi l'està ci robba li megghiu uri                    e che l’estate gli ruba le meglio ore

Di scurriri li campi, e di circari                           per scorrere i campi, e cercare

Da cavaleri erranti l'avventuri:                          come i cavalieri erranti l’avventure:

Conchiudevanu in fini chi cui fari                      concludevano in fine che chi volle

Vòsi la luci putia farni a menu,                          fare la luce ne poteva fare a meno,

Bastannu di la notti lu serenu.                           bastando della notte il sereno.

 

Giovi primu usau flemma, finalmenti             Giove primo usò flemma, finalmente

Stancu da tanti istanzi bestiali                           stanco di tante istanze bestiali

Ci dici: “Virgugnativi, insolenti,                          gli dice: “Vergognatevi, insolenti,

Chi siti sutta assai di l'autri armali;                   che siete sotto assai degli altri animali;

Pirchì la luci a vui nun torna a versu,                perché la luce a voi non torna a verso,

Ni vuliti privatu l'universu?                                 ne volete privato l’universo?

 

Comu si vidirianu senza luci                             Come si vedrebbero senza luce

L'opiri mei magnifici ed esatti?                        l’opere mie magnifiche ed esatte?

Cui li viventi avviva? Cui produci,                    Chi i viventi avviva? Chi produce,

Cui fecunda li campi? O siti matti,                   chi feconda i campi? O siete matti,

O furbi, chi timiti a chiaru lumi                         o furbi, che temete a chiaro lume

Esponiri li vostri rei costumi.”                             esporre i vostri rei costumi.”

 

Quannu mi si accurdassi la licenza, (2)               Quando mi si accordasse la licenza,

Dirria: chi si la luci è ‘na sustanza                       direi, che se la luce è una sostanza

Chi rischiara li corpi, la scienza                             che rischiara i corpi, la scienza

Rischiara l'almi, e ottenebra ignoranza.             rischiara le anime, e ottenebra ignoranza.

Cu da saggiu si regula e conduci,                        Chi da saggio si regola e conduce,

Scurri francu, tra l'una e l'autra luci.                   scorre franco, tra l’una e l’altra luce.

 

Note

1)      Febo (Apollo) – divinità che guida il carro del sole e spande la luce dall’alba al tramonto.

2)      Spesso nelle Favole Meli ha fatto riferimento al Vecchione (della prefazione)

che ha tradotto il libro, ed ha sempre premesso o precisato che non aggiungeva

nulla di suo; in questa favola, dopo l’intervento di Giove che sgrida gli animali

notturni, Meli si affaccià chiedendo licenza di dire qualcosa: e in pochi versi

esprime un punto essenziale del pensiero illuminista.

 

Gufo – immagine da sito riportato


INDICE FAVOLE MORALI


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L'ORIGINI DI LU MUNNU -  Poema ironico sull’origine del mondo di Giovanni Meli  l'Abate - In Siciliano e traduzione in Italiano a fronte - Nella originale edizione del 1814 curata dallo stesso Poeta, con le ottave postume ritrovate da Agostino Gallo, con tutte le note filosofiche dello stesso Giovanni Meli, con le note di traduzione delle più difficili parole siciliane, con le note biografiche su Meli e su come nacque questa straordinaria opera, con un disegno di Giove creatore di Dafne Zaffuto - € 12,00 pag. 150 ordinabile tramite   I BUONI CUGINI EDITORI

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