giovedì 12 agosto 2021

Nelle arti, non basta imitare, occorre sapere

 




Giovanni Meli (l'Abbati)

Favole Morali

XLVIII - LI SIGNI - Le scimmie

INDICE FAVOLE MORALI

LI SIGNI        (1)                                                      LE SCIMMIE   

 

Vistu avianu li signi di luntanu                           Visto avevano le scimmie di lontano

Da l'omini un gran tempiu fabbricari;              dagli uomini un gran tempio fabbricare;

E mentri ci vugghievanu li manu (2)                 e mentre gli pizzicavano le mani

Pri fari chiddu chi vidianu fari,                           per fare quello che vedevano fare,

Subitu in testa ci sautau lu griddu                     subito in testa gli saltò il grillo

Di fabbricarinni unu uguali a chiddu.                 di fabbricarne uno uguale a quello.

 

Pri tantu tutti quanti s'impegnaru                     Per tanto tutti quanti s’impegnarono

A traspurtari lu materiali                                     a trasportare il materiale

Di ligna, petri, e taju; sparagnaru                      di legna, pietre, e argilla; risparmiarono

Sulu (in virtù di l'ugna soi) li scali:                      solo (in virtù delle loro unghia) le scale:

Mettinu manu all'opra, e pri disastru                mettono mano all’opera, e per disastro

Ogni signu è 'ngigneri e capu-mastru.                ogni scimmia è ingegniere e capo mastro.

 

Ogn’unu fa da capu e d'architettu,                      Ognuno fa da capo e d’architetto,

E fabbrica a so modu, incominciannu                e fabbrica a suo modo, incominciando

Unu da la suffitta e da lu tettu;                           uno dalla soffitta e dal tetto;

Nautru veni la cubula inalzannu;                        un altro viene la cupola innalzando;

C'è cui cumincia da lu campanaru,                     c’è chi comincia dal campanile,

C'è puru cui principia da l'otaru.                          c’è pure chi principia dall’altare.

 

Tutti sti pezzi restanu isolati                               Tutti questi pezzi restano isolati

Senza li basi e senza appidamenti;                      senza le basi e senza fondamenta;

A li primi, perciò vintuliati                                   perciò ai primi colpi di vento

Precipitanu a terra, e ogni scuntenti                   precipitano a terra; ed ogni scontenta

Signu fabbricaturi, chi c'è sutta,                         scimmia fabbricatrice, chè c’è sotto,

Di sua bestialità la pena scutta.                          della sua bestialità la pena sconta.

 

L'operi chiù ammiranni (ni convegnu)             Le opere più ammirevoli (ne convengo)

da imitarisi; però esaminati                         sono da imitarsi; però esaminate

Prima si aviti li forzi, l'ingegnu,                         prima se avete le forze, l’ingegno,

Li circustanzi, li menzi adattati;                         le circostanze, i mezzi adatti;

Chi oprari senza piani, né disigni                       che operare senza piani, né disegni

È l'imitazioni di li signi.                                        è l’imitazione delle scimmie.

 

Note

1)      Meli qui usa il maschile plurale in siciliano di signi e signu per il singolare maschile, in

italiano resta tutto al femminile, scimmie e scimmia.

2)      Vugghiri= bollire. Bollivano le mani qui sta come pizzicare le mani, frenesia nelle mani

per fare qual cosa

Immagine edificio crollato da internet:

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