sabato 27 febbraio 2021

La Poesia non dà denaro

 













XXI - LU RUSIGNOLU E L'ASINU

Su disprezzo per la poesia e l’arte dato dal volgo, 

che spesso predilige i denari e la taverna



LU RUSIGNOLU E L'ASINU                            L’USIGNOLO E L’ASINO

 

Tra murtiddi di addauri curunati                      Tra i mirti di alloro coronati

Un rusignolu armonicu aggiuccatu,                 un usignolo armonico accucciato

'Ngurgiava sinu a perdita di ciatu                     gorgogliava fino a perdita di fiato

Li suavi soi noti, e varii e grati.                       le soavi sue note e varie e grate.

 

Tènniri cori ed almi dilicati                              Teneri cuori ed anime delicate

Stavanu attenti di un macchiuni allatu;             stavano attenti in una macchia accanto;

Pri lu piaciri avevanu scurdatu                          per il piacere avevano dimenticato

Li guai, da cui vinìanu molestati.                       i guai da cui venivano molestati.

 

Quannu improvisu un sceccu cu la pagghia          Quando improvviso un asino con la paglia

Jetta un arragghiu, e subitu 'mpannedda';               getta un raglio e subito corre;

Sclamanu chiddi: “Oh pesta a stu gramagghia!”    esclamano quelli: “Oh peste a questo animale!”

 

Grida un viddanu: “St'armunia 'ncasedda.             Grida un villano: “Questa armonia ben si adatta,

Jeu sulu apprezzu l'asinu chi arragghia,                 io solo apprezzo l’asino che raglia,

Pirchì mi servi pri varda e pri sedda. “                   perché mi serve per basto e per sella.”

 

La Musa è bona e bedda,                                      La musa è bona e bella,

(Dici lu vulgu a lu guadagnu intentu)                  (dice il volgo al guadagno intento)

Ma soni e canti su’ cosi di ventu.                         ma suoni e canti sono cose di vento.

 

Né vuci, né strumentu,                                          Né voce, né strumento,

Né tuttu Pindu basta a sodisfari (1)                    né tutto Pindo basta a soddisfare (1)

Lu tavirnaru chi voli dinari.                                il taverniere che vuole denaro.

 

Nota

1)      Pindu = Pindo.  le Muse frequentavano il Parnaso ed  anche il monte Pindo e il monte Elicona.

 

Innagine da https://cronachedicolori.blogspot.com/2013/10/libero-e-veloce-come-un-pensiero.html


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