Poesia di Giovanni Meli sulle qualità
più importanti per l’Uomo
Il poeta scelse di farle dire al più
grande architetto tra gli animali:
il CASTORO costruttore di dighe.
LXVI
delle Favole Morali
LU CASTORU E AUTRI ANIMALI
(Il Castoro e altri animali)
Spesso lodiamo le
qualità del capace,
del furbo, del
vincente.
Ma qual’è il vero
talento,
quello più
importante? -
LU CASTORU E AUTRI ANIMALI IL CASTORO E ALTRI ANIMALI
Un Castoru elogii
senti Un castoro elogi sente
Di una Vulpi
celebrari: di una volpe celebrare:
Cui lodava li
talenti,
chi lodava i talenti,
Cui li soi maneri
rari.
chi le sue maniere rare.
Dici a chisti:
“In preggi tanti, Dice a questi: “In pregi tanti,
Chi mi aviti
decantati, che mi avete decantati,
Pirchì 'un sentu
misi avanti perché
non sento messi avanti
Bona fidi e
probitati? buona fede e probità?
Sù li primi chisti
tali, Sono le prime queste,
E senz’iddi ‘un vannu
un cornu e senza di esse non valgono un corno
L’àutri preggi,
anzi chiù mali gli altri pregi, anzi più male
Fannu a tuttu lu
contornu.” fanno a
tutto il contorno.”
Ddocu vitti chi
ammuteru; Qui vide che ammutolirono;
Iddu torna a lu
so tonu:
lui ritorna al suo tono:
“Lu talentu è pri
mia zeru, “Il talento è per me zero,
Si lu cori nun è
bonu.” se
il cuore non è buono.”
Giovanni Meli ritenne che il contenuto esposto in questa sua
favola fosse rilevante e volle, anche dopo la pubblicazione del 1814, ritornarci sopra per
aggiungere altre rime di specificazione. Queste rime furono trovate da Agostino Gallo
che le inserì nel volume VIII postumo delle poesie di Giovanni Meli. Qui per completezza
li andiamo ad inserire dopo la Favola (vanno però considerate come appunti del poeta
non resi definitivi da una sua scelta di pubblicazione).
Dal volume VIII postumo di Giovanni Meli - una aggiunta del Poeta esplicativa
della poesia su Castoro.
Cuntinuazioni di la favula
LU CASTORU E AUTRI ANIMALI
Cca
finisci lu testu; jeu vi promisi Qua finisce il testo; io vi
promisi
Chi
a drittu o a tortu ci avia cafuddari (1)
che in un modo o nell’altro ci
avevo a dar sotto
Qualchi
moralità; si lu curtisi qualche moralità, se
il cortese
Letturi
franca mi la fa passari, lettore franca me la
fa passare,
Ci
la dugnu pri vera e dimostrata, gliela do per vera e dimostrata,
Pirchì
da longa esperienza è nata.
perché da lunga esperienza è
nata.
Nun
sempri è saggiu l’omu pirchi è dottu,
Non sempre è saggio l’uomo perché è dotto,
Né
sempri è dottu l’omu pirchì è saggiu,
né sempre è dotto l’uomo perché è saggio,
Cui
quattru e quattru nun sa chi fannn’ottu,
chi quattro e quattro non sa chi fann’otto,
Spissu
in costumi è a Socrate paraggiu:
spesso in costumi è a Socrate
pareggio:
Nautru
chi a li scienzi va di trottu un altro che alle scienze
va di fretta
Po
sciddicari ‘ntra un libertinaggio, può scivolare in un
libertinaggio,
O,
si mai junci ad un postu eminenti, o, se mai giunge ad un posto
eminente,
Po
divintari superbu e isulenti. può diventare
superbo e insolente.
Sunn’utili a lu Statu li scienzi; Sono utili allo
Stato le scienze;
Ma
però la saggizza e lu custumi ma però la saggezza e
il costume
Su’
necessarj e su’ l’unici menzi sono necessari e sono gli unici
mezzi
Pri
mantiniri l’argini a stu ciumi. per mantenere gli
argini a questo fiume.
Giacchi
pri istintu propriu a volenzi
Giacché per istinto proprio a violenze
L’omu
è purtatu, e assai di sé prisumi: l’uomo è portato, e assai di
sé presume:
E
sin da lu so nasciri palisa e sin dal
suo nascere palesa
Sta
sua tinnenza ben chiara e decisa. questa sua tendenza ben
chiara e decisa.
Chi
si ad un picciriddu dati in manu Che se ad un bambino date
in mano
Un
pupu, a lu momentu è decollatu,(2) un pupazzo, al momento è
decollato,
E
doppu pocu ‘un ci n’è un pezzu sanu.
e dopo poco non ce n’è un
pezzo sano.
Granni
di la ragiuni è raffrenatu, Grande dalla ragione
è raffrenato,
Ma
lu ‘nsitu di chista spissu è vanu, (3) ma l’innesto di questa spesso è
vano,
Pirchì
veni a l’istanti suffucatu perché viene
all’istante soffocato
Di
passioni chi pri lu so ritaggio di passioni che per
il suo retaggio
Caccia
di sutta lu truncu sarvaggiu. caccia di sotto il tronco
selvaggio.
Note
1)
Cafuddari,
scaricare bastonate, darci sotto; in questo caso aggiungere per meglio
spiegare
la morale della favola..
2) Decollato,
prende il volo per la meraviglia,
3) ‘Nsitu, innesto. La ragione viene qui
considerata come un innesto ad un albero.
Immagine da https://liceoberchet.edu.it/ricerche/geo5d_04/America_Nord/Canada/castoro.htm
INDICE
FAVOLE MORALI
tre libri su Giovanni Meli
L'ORIGINI DI LU MUNNU - Poema ironico sull’origine del mondo di Giovanni Meli l'Abate - In Siciliano e traduzione in Italiano a fronte - Nella originale edizione del 1814 curata dallo stesso Poeta, con le ottave postume ritrovate da Agostino Gallo, con tutte le note filosofiche dello stesso Giovanni Meli, con le note di traduzione delle più difficili parole siciliane, con le note biografiche su Meli e su come nacque questa straordinaria opera, con un disegno di Giove creatore di Dafne Zaffuto - € 12,00 pag. 150 ordinabile tramite I BUONI CUGINI EDITORI
https://www.ibuonicuginieditori.it/store/product/giovanni-meli-lorigini-di-lu-munnu-poemettu-berniscu
In occasione del bicentenario di Giovanni Meli 1815 – 2015 - In un solo volume:
il romanzo "L'Abate Meli" di Luigi Natoli
"Giovanni Meli – Studio critico" di Luigi Natoli
tutte le poesie che Luigi Natoli inserì nel trattato "Musa siciliana".
E in Appendice tante poesie di Giovanni Meli con testo italiano a fronte a cura di Francesco Zaffuto.
Il volume di 730 pagine al prezzo di € 25,00 – può essere richiesto alla casa editrice
al prezzo scontato di € 21,30 - qui sotto il link per l’ordinazione
L’ACEDDI
il libro con le favole di Giovanni Meli sugli uccelli – poesie siciliane con traduzione in italiano a fronte di Francesco Zaffuto - pag. 103 - € 10,00 - ordinabile direttamente alla casa editrice al