Giovanni Meli, nell’introduzione alle Favole Morali, definì la guerra una vampa (un fuoco) ed evidenziò la particolare ferocia degli uomini non solo nel farla, ma anche nel teorizzarla.
In
quali specii, o
razza
In quale specie, o razza
Di
bruti o
d'animali,
di bestie o d’animali,
Si
trova una sì
pazza,
si trova una così pazza,
Chi
tanti oltraggi e
mali
che tanti oltraggi e mali
S'impegna
a
speculari
si impegna a speculare
Contra
di li soi
pari?
contro i suoi simili?
Privari
tra ‘na vampa
Privare nella guerra
Di vita
centu e
middi,
della vita cento e mille,
Fatti a
la stissa stampa
fatti con lo stesso stampo
Cu
carni e cu capiddi,
con carne e con capelli,
È
un'arti di cui
l'omu
è un’arte di cui l’uomo
Ni à
scrittu chiù d'un tomu.
ne ha scritto più di un tomo.
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