Nella XVIII Favola - "Li Cucucciuti"
Giovanni Meli ci dice che quando in uno Stato
primeggiano le fazioni si danno onori e privilegi
ai più stupidi e le migliori qualità rimangono
nascoste.
LI CUCUCCIUTI (1) LE LODOLE CAPELLATE (1)
Si avia pisatu un'aria di frumentu, Sia aveva trebbiato un’aria di frumento,
Cu li voi cuncirtati a varii stracqui; (2) con i buoi legati a varie corde; (2)
Ma nun si spagghiau beni, chi lu ventu ma non si spagliò bene, perché il vento
Spirau cutrariu, e poi vinniru l'acqui; spirò contrario e poi vennero le piogge;
Perciò la pagghia ristau supra tutta, perciò la paglia restò sopra tutta,
Comu chiù leggia, e lu frumentu sutta. poiché più leggera, e il frumento sotto.
Dui cucucciuti o tri di primu volu Due allodole o tre di primo volo
Ci foru supra pri pizzuliari; andarono sopra per beccare;
Ma trascurrennu lu supremu solu ma strascurando la superfice del suolo
Autru chi pagghia 'un pottiru truvari, altro che paglia non poterono trovare,
E ni ristaru cursi e nichiati e ne restarono corrivi e corrucciati
Malidicennu tutti ddi cuntrati. maledicendo tutte quelle contrade.
Dicianu: “Lochi fatti pri li staddi, Dicevano: “luoghi fatti per le stalle,
Nun siti digni d'essiri abitati non siete degni di essere abitati
Chi da li suli scecchi e li cavaddi.” che dai soli asini e cavalli.”
Ma l'autri oceddi chiù scaltri e addistrati Ma gli altri uccelli più scaltri e addestrati
Di l'aria scavulìanu lu funnu, dell’aia razzolano il fondo,
E trovanu frumentu grossu e biunnu. e trovano frumento grosso e biondo.
Quannu in un statu ci sù fazioni, Quando in uno Stato ci sono fazioni,
E partiti e politicu scuncertu, e partiti e politico sconcerto,
Li suggetti prudenti, saggi e boni i soggetti prudenti, saggi e buoni
Si stannu sutta, misi a lu cuvertu, si stanno sotto, messi al coperto,
E lassanu a li pagghi li chiù leggi e lasciano alle paglie più leggere
Godirisi l'onuri e privileggi. godersi gli onori e privilegi.
Note
1) Per questi uccelli chiamati cucucciuti, in una nota all’edizione del 1814 si fa esplicito
riferimento alle lodole capellate.
2) La pesatura o trebbiatura, avveniva su un’aia (ampio spazio in terra battuta); si
disponevano
le gregne (fasci di spighe di grano), si slegavano i fasci in modo che
l’intera
aia fosse piena di spighe, e si passava con buoi o con cavalli sopra il letto
di
spighe in modo che i piedi degli animali frantumassero le spighe e facessero
uscire
il grano. Gli stracqui, di cui
parla il Meli, erano un modo di legare a due o
a
tre gli animali. Un contadino poi si metteva al centro dell’aia tenendo la
corda e faceva
in
modo che gli animali continuassero a girare, altri contadini spingevano sempre
sotto
i piedi degli animali le spighe. Alla fine si spagliava in modo che il vento
trasportasse la paglia in cumoli
lontani e e il grano veniva a cadere in cumoli vicini.
Alla
fine della trebbiatura alcuni chicchi potevano rimanere in qualche fenditura
del
terreno e puntuali arrivavano le lodole che con paziente ricrca recuperavano
il
loro cibo.
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