è in qualche modo indicativa. La Volpe spiega perché si mette in fuga e il buon Asino
spiega perché non ha preoccupazioni.
E' la quindicesima delle Favole Morali di Giovanni Meli .
LA VULPI E L'ASINU
LA VOLPE E L’ASINO
Una
Vulpi fuìa scantata tutta, Una
volpe fuggiva spaventata tutta,
E
si guardava davanti e darreri, e si
guardava davanti e dietro,
Circannu
pri ammucciarisi ‘na grutta. cercando per
nascondersi una grotta.
“Cui
ti assicuta?” Ci spia un Sumeri.(1) “Chi ti insegue?”
Gli chiede un somaro.(1)
“Nuddu.”
“ ‘Ai fattu delittu, impertinenza?” “Nessuno.” “Hai fatto
delitto, impertinenza?”
“Di
nenti mi rimordi la cuscenza.” “Di niente
mi rimorde la coscienza.”
“Addunca
pirchì fui? di chi ti scanti?” “Dunque perché
fuggi? Di chi ti spaventi?”
“Ti
dicu: mi fu dittu chi è nisciutu “Ti dico:
mi fu detto che è uscito
Ordini
di la Curti fulminanti
ordine della Corte fulminante
Di
catturari un tauru curnutu; di
catturare un toro cornuto;
Nun
sacciu chi
delittu c'è 'mputatu; non so che
delitto gli è imputato;
Basta,
si cridi reu di un’attintatu. basta, si crede reo
di un attentato.”
“E
tu ch'ài di comuni a tauru e vacca? “E tu che hai in
comune a toro e vacca?”
“Beatu,
asinu, tu, chi nun sai nenti! “Beato, asino,
tu, che non sai niente!
Tra
sti affari a jittarivi ‘na tacca In
questi affari a buttarvi una calunnia
Cridi
chi ci sta assai
lu malviventi? credi ci
sta tanto il malvivente?
L'invidiusu?
L'occultu ‘nnimicu?
L’invidioso? L’occulto nemico?
Basta
chi ti denunzia per amicu, Basta
chi ti denuncia per amico.
O
chi dica d'aviri ritruvatu
o
chi dica d’avere ritrovato
Qualchi
vestigiu di li toi pidati
qualche traccia delle tue pedate
Tra
ddi lochi chi
chiddu à
frequentatu,
nei luoghi che quello ha frequentato,
O
con autri pretesti
mendicati, o
con altri pretesti rintracciati,
Lu
judici, o zelanti, o ambiziusu, il
giudice, o zelante o ambizioso,
Ti
fa sudditu so dintra
un dammusu,(2)
ti fa suddito suo dentro un oscuro carcere, (2)
Ed
incuminci a patiri stritturi, ed
incominci a patire costrizioni,
Ad
esseri subùtu, esaminatu; ad essiri subito esaminato;
Nuddu azzarda
parrari in to favuri, nessuno
azzarda a parlare in tuo favore,
Cuntu
d'iddu da tia ni
vonnu datu;
conto di quello da te ne vogliono dato;
Fussi
anchi d'innoccenza un tabbirnaculu, fossi anche d’innocenza
un tabernacolo,
Si
tu ni nesci vivu
è un gran miraculu. se tu ne esci vivo
è un miracolo.”
Dissi,
e si la sbignau. Lu sceccu intantu Disse, e se ne scappò.
L’asino intanto
(benchì
sceccu qual'era) tra sé dissi: (benché asino
qual’era) tra sé disse:
Cuscenza
lesa genera
lu scantu;
“coscienza sporca genera la paura;
Piccati
vecchi criju chi
ni avissi;
peccati vecchi credo che ne avesse;
Jeu
chi a lu munnu nun cacciu né minu,(3) io che al mondo non caccio e
né mino, (3)
Vaju
sicuru pri
lu miu caminu. (4) vado sicuro
per il mio cammino.” (4)
Note
1) Sumeri
al posto di somaro per esigenze di rima
2) Dammusu = luogo oscuro, spesso sotterraneo
e umido, pianterreno di casa poverissima, anche
cella
di un’oscuro carcere.
3) nun cacciu né minu =
non caccio e non minaccio; è un vero e
proprio detto
che
vuole anche significare, non mi
immpiccio e mi intrometto in nulla.
4) La
morale di questa favola pare contraddittoria come lo stesso vivere: nel suo
parlare la volpe
ben descrive i difetti di una giustizia avventata
che cerca per forza un colpevole, e
l’asino pare
ripetere il luogo comune di chi si sente al riparo
dal malfunzionamento della giustizia.
Resta però ben chiaro il valore espresso negli ultimi versi,
di non portare danno agli altri,
anche come risposta alla propria coscienza.
tre libri su Giovanni Meli
L'ORIGINI DI LU MUNNU - Poema ironico sull’origine del mondo di Giovanni Meli l'Abate - In Siciliano e traduzione in Italiano a fronte - Nella originale edizione del 1814 curata dallo stesso Poeta, con le ottave postume ritrovate da Agostino Gallo, con tutte le note filosofiche dello stesso Giovanni Meli, con le note di traduzione delle più difficili parole siciliane, con le note biografiche su Meli e su come nacque questa straordinaria opera, con un disegno di Giove creatore di Dafne Zaffuto - € 12,00 pag. 150 ordinabile tramite I BUONI CUGINI EDITORI
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