Favole Morali
XLII - LA CORVA E LU GROI
LA CORVA E LU GROI (1) LA CORVA e IL GRU
Stavasi mesta ed accufurunata (2) Stavasi mesta e abbattuta
‘Na
mugghieri di
un corvu. Passa, e spia
una moglie di un corvo. Passa e domanda
Un groi. “Dimmi, cos'ài? chi sì malata?” un gru. “ Dimmi, cos’hai? Che sei malata?”
Rispusi: “Assai, ma di malincunia. Rispose: “Tanto, ma di malinconia.
Mentri aspittava ccà la ritirata Mentre aspettavo qua il ritorno
Di miu maritu, ‘na vulpazza ria, di mio marito, una volpaccia rea,
Fingennusi già morta, stinnicchiata fingendosi già morta, stesa
Stavasi a panz’all'aria tra la via. se ne stava a pancia all’aria tra la via.
Iddu la scopri, cala, si l'afferra, Lui la scopre, cala, se l’afferra,
Luttanu in aria, ma la vulpi ocidi lottano in aria, ma la volpe uccide
Lu corvu, e tutti dui scoppanu a terra.” il corvo e tutti e due cadono a terra.”
Dissi lu groi: “Stu munnu è gran teatru! Disse il gru: “Questo mondo è gran teatro!
C'è cui chianci e cui ridi! Ma nun ridi C’è chi piange e chi ride! Ma non ride
A longu la mugghieri di lu latru.” a lungo la moglie del ladro.”
Nota
1) La corva e lu groi = la femmina del corvo e il maschio della gru; spesso nelle Favole
il Meli usa una differente denominazione per il maschio e la femmina di un animale
che non trova una corrispondenza nella lingua italiana.
2) Accufurunata = abbattuta per il malessere
TRE LIBRI SU GIOVANNI MELI - L'Abati
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