sabato 13 aprile 2019

G. Meli - la favola della punizione del bullo






X - LU CRASTU E LU GADDU-D'INDIA
Il bullo per disturbare chi sta quieto non ha 
alcuna ragione o motivo, usa a volte
un pretesto, e a volte neanche quello, 
usa la sola voglia di affermazione e prevaricazione.
A volte però,  il bullo o i bulli 
possono incontrare qualcuno 
che gli insegna il giudizio.




LU CRASTU E LU GADDU-D'INDIA         IL PECORONE E IL TACCHINO 

Mentri pasceva un crastu (1)                         Mentre pasceva un pecorone (1)
Sutta di ‘na carrubba                                      sotto di un carrubo,
In tuttu lu so fastu                                          in tutto il suo fasto
Si affaccia, e cu gran tubba,                          si affaccia e con gran tuba,
Un gaddu-d'India e acutu  (2)                        un gallo- d’India e acuto  (2)
Ci scarica un stranutu.                                    gli scarica uno starnuto.

Surprisu a l'impensata                                    Sorpreso per l’imprevisto
Lu crastu retrocedi;                                       il pecorone retrocede;
L'autru, a dda sbravazzata,                            l’altro, a quella smargiassata,
Vidennulu chi cedi,                                       vedendolo che cede,
Si cridi chi àja chiddu                                   si crede che abbia quello
Soggezzioni d'iddu.                                       soggezione di lui.

E si cci para avanti,                                       E ci si mette davanti
In tutta la sua gala, (3)                                  in tutta la sua gala, (3)
Superbu e minaccianti,                                 superbo e minacciante,
La 'nnocca allonga e cala, (4)                       la verruca allunga e cala, (4)                      
Stenni lu coddu e sbruffa,  (5)                      stende il collo e sbruffa, (5)
Sfidannulu a la zuffa.                                     sfidandolo alla zuffa.

Lu crastu rinculannu                                     Il pecorone rinculando
Lu so vantaggiu adotta,                                 il suo vantaggio adotta,
Gran campu guadagnannu:                           gran campo guadagnando:
Poi torna e dà la botta,                                  poi torna e dà la botta
Chi lu stinnicchia a terra,                             che lo stende a terra,
E termina la guerra.                                       e termina la guerra.

Nun apprittati troppu                                   Non aizzate troppo
Cui soffri e sta cuetu,                                  chi soffre e sta quieto,
Truvati qualch’intoppu,                              trovate qualche intoppo,
Chi vi arrinesci a fetu: (6)                           che vi riesce a male: (6)
Pinsati a lu cutrastu                                    pensate al contrasto
Di gaddu-d'India e crastu.                          del gallo-d’India e crasto.

Note
1)      Crastu = montone castrato, pecorone. In alcuni casi
 (non qui) è usato nel senso dispregiativo  di cornuto
2)      Gallo d’India o tacchino. Fu portato in Spagna dalle americhe
nel 1511, la denominazion d’India rimase per l’antica supposizione
che Colombo avesse scoperto le indie orientali.
3)      Gala – it. Qui inteso, in tutta la maestà del suo abito.
4)      ‘nnocca = verruca che ha il tacchino sopra le narici.
5)      Sbruffari = it. Sbruffare; emettere liquido dalle narici o bocca;
anche sghignazzare sonoramente.
6)      Chi vi arrinesci a fetu = vi riesce male;  dove fetu è grande fetore,  puzza.

INDICE FAVOLE MORALI


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