XX - LA CUCUCCIUTA E LU PISPISUNI
La
Favola Morale di Giovanni Meli sull’eleganza.
LA CUCUCCIUTA E LU PISPISUNI (1) L’ALLODOLA E IL PISPISUNI (1)
Mi si permetta stu picciulu prolugu: Mi si permetta questo piccolo prologo:
L'applicu a li D. ‘Ninnari stu apologu. (2) l’applico ai D. ‘Ninnari questo apologo. (2)
‘Na cucucciuta vidìa passiari Una allodola vedeva passeggiare
Un pispisuni linnu ed attillatu, un pispisuni leggero ed attillato,
Chi appena in terra si vidia pusari, che appena in terra si vedeva posare,
Sbriciu, galanti, e di coddu alliggiatu.(3) alla moda, galante e di collo leggero (3)
Dissi tra d’idda: - ci vurria spiari. Disse tra sé: - gli vorrei domandare.
“Chi pretenni accussi ‘mpipiriddatu? (4) “Che pretendi così tutto pepe? (4)
Cu st’eleganza, dimmi, chi ci abbuschi?”… Con questa eleganza, dimmi, che ci guadagni?”
Ci accosta, e vidi chi ammuccava muschi. Ci si accosta e vede che inghiottiva mosche.
Note
1) La cucucciuta è la lodola cappellata. Lu pispisuni è il maschio della cutrettola, uccello piccolo
e molto bello che segue gli animali al pascolo e li libera dai parassiti. Non trovandosi
per pispisuni un corrispondente nome in italiano abbiamo evitato la lunga dizione di maschio
della cutrettola.
2) D. ‘Ninnari = quelli che si fanno belli, elegantoni e alla moda. Melì applica una dedica
come se fossero precisi personaggi con titolo. La lodola capellata sembra una dama
che si avvicina ad uno di questi elegantoni.
3) Sbriciu = addobbo e abbigliamento che tenga una via di mezzo (dizionario Mortillaro);
nel dizionarietto delle parole oscure di Meli del De Roberti si parla di poveri abiti non adatti
all’inverno; in questa favola e legato alla parola galante si può intendere come uno alla moda.
4) ‘mpipiriddatu= tutto pieno di pepe, tutto in gala, ingalluzzito.
Foto - il maschio della cutrettola detto Pispisuni
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