domenica 25 ottobre 2020

L'USURAIO

 


Cosa fa l'usuraio: presta e poi....

In questa favola Giovanni Meli fa dire

ad Esopo le qualità dell'usuraio

XVII - ESOPU E L'OCEDDU LINGUA-LONGA    





ESOPU E L'OCEDDU LINGUA-LONGA      ESOPO E L’UCCELLO LINGUA-LUNGA

 

Vidi Esopu in terra stisu                                Vide Esopo in terra steso

Un oceddu; ma si accorgi (1)                         un uccello; ma si accorge (1)

Chi per arti ci sta misu;                                  che per arte ci sta messo;

Una lunga lingua sporgi                                  una lunga lingua sporge

Da lu beccu, chi la lassa                                  dal becco, che la lascia

A l'arbitriu di cui passa.                                  all’arbitrio di chi passa.

 

Ed infatti china tutta                                      Ed infatti piena tutta

Di furmiculi già era:                                       di formiche già era:

Licca ogn’una, ma poi scutta                       lecca ognuna, ma poi sconta

La sua detta tutta intera,                                il suo debito tutto intero,

Chi la lingua in ritirarisi                                  perché la lingua nel ritirarsi

Veni tutti ad ammuccarisi.                            viene tutte ad inghiottirsi.

 

Ridi Esopu, e dici: Or iu                                    Ride Esopo, e dice: Or io

Differenza né divariu                                        differenza né divario

Nuddu affattu ci nni viu                                   niente affatto ce ne vedo

tra st'oceddu e l'usurariu:                                tra quest’uccello e l’usuraio:

'Mpresta, e poi cu usuri e frutti                      presta, e poi con usura e interessi

Tuttu agghiommara ed agghiutti.                   tutto raccoglie ed inghiotte.

 

Nota

1)       Per l’uccello dalla lingua lunga, nella nota alla edizione del 1814, si fa esplicito cenno

    al picchio rosso maggiore Picos major Linn. (ove per Lin. si intende la classificazione

    generale di Linneo). In questa favola  Meli usa  la qualità  di osservazione di Esopo,

     che scorge nel comportamento dell’uccello un deplorevole  comportamento umano.

Immagine - Picchio rosso maggiore


INDICE FAVOLE MORALI


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